ELISABETTA DI BOEMIA

29.05.2023

CHI È ELISABETTA DI BOEMIA?

Elisabetta di Boemia nasce ad Heidelberg nel 1618 e muore nell'abbazia di Herford, di cui fu badessa  nel 1680.
E' la figlia di Federico V, re di Boemia dal 1619 al 1620 e di Elisabetta Stuart.
Ha un profondo rapporto epistolare con Cartesio

«se il movimento avviene per spinta impressa da un corpo a un altro corpo e dipende dalla forma e dal peso del motore, come si può giustificare l'azione dell'anima, che è immateriale e priva di estensione?

«Come può l'anima dell'uomo determinare gli spiriti del corpo per le azioni volontarie ?»

ELISABETTA E IL DUALISMO CARTESIANO
Elisabetta è donna colta, capace di analisi acute e dotata di una personalità spiccata.
Si rende conto che l'identificazione dell'anima e del corpo con due sostanza distinte, dalle caratteristiche opposte, rende difficile spiegare il rapporto che nell'essere umano sussiste tra la dimensione spirituale e materiale.

La principessa riesce ad evidenziare una contraddizione nella dottrina cartesiana.
Il meccanicismo per Cartesio spiega ogni movimento fisico e fisiologico, ma diventa incompatibile con l'idea di un'anima immateriale.

Elisabetta afferma «Io confesso che mi sarebbe molto più facile concedere all'anima la materia e l'estensione, piuttosto che dare a un essere immateriale la capacità di muovere o di essere mosso».
Le parole di Elisabetta costituiscono un prezioso spunto di riflessione. Cartesio comincia a lavorare sul problema dell'unitarietà dell'essere umano, sulla relazione tra corpo e anima, spirito e materia.

UNITARIETÀ DELLA PERSONA

«io non sono soltanto alloggiato nel mio corpo come un pilota nel suo battello, ma gli sono strettamente congiunto, talmente confuso e mescolato da comporre un sol tutto(…) se così non fosse quando il mio corpo è ferito non sentirei dolore, a percepirei la ferita come un pilota percepisce con la vista se qualcosa si rompe nel suo vascello(…)»

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